Un altro sito denominato S’Omu e s’Orcu, che a volte ritroviamo nella variante Sa Domu e S’Orcu. Il nuraghe di questo album è il S’Omu S’Orcu di Dolianova, posto nella sommità di un’altura, da cui possibile ammirare un panorama stupendo dai vari lati. Pensate che da lassù è possibile anche vedere il golfo di Cagliari, le montagne del Sulcis, quelle del Linas e anche il Gennargentu. Ampi panorami che fanno ben riflettere sulla posizione scelta per edificare il nuraghe. Il complesso archeologico si estende per oltre 1.200 metri quadrati e comprende la torre, una piattaforma circolare antistante e i due recinti che cingono i lati che si affacciano nel dirupo, come si può vedere dalla seconda foto. Il nuraghe si trova nel rilievo di S’Omu ‘e S’Orcu che, assieme al rilievo montano di S’Omu ‘e Sa Ni, formano una sorta di barriera tra il Parteolla e il Sarrabus-Gerrei. Il nuraghe, orientato a sud, presenta la camera centrale non visitabile per via del crollo della tholos. Nei dintorni si trova il pozzo di Mitza Salamu, dove sono state rinvenute trentasei mascherine antropomorfe fittili, a carattere votivo, ascrivibili ad una facies culturale fenicio-punica. Fonte informazioni: cartello informativo in loco. Come arrivare: da Dolianova prendere la strada per San Nicolò Gerrei. Se si va con una macchina bassa parcheggiare presso la sorgente Mitza de sa Teula e risalire la strada posta poco prima sulla destra. Dopo 1,5 km di salita troverete una torre di vedetta e, prima di essa, il nuraghe